VOCI DI VIOLA E PIANOFORTE

di Giovanni Torres La Torre

in memoria dei bambini
Nel 70° anniversario della Sohah

I

Voci di viola e pianoforte
nel bosco raccontano ancora
l’eternità dei loro nomi.
Nel ricordo preme così agli occhi
un pianto e sulle foglie
rugiada di fili di rame e oro
resiste ancora innocente
il marchio dei numeri
segnati a morte
e che la storia consola
con dolcezza di amore insonne.

LETTERA A MALALA YOUSAFZAI

di Giovanni Torres La Torre

I

Trasale sulla lavagna
il singhiozzo delle parole spezzate
e improvviso
l’abisso innocente dei giorni
si spalanca, profondo
in crateri cupi di dolore.
Si sganciano gli anelli delle tende,
prive di levità d’ali
sono morte nel gioco
le farfalle
mentre giovani mani
smarriscono i colori dell’arcobaleno
tra banchi e libri arrossati di sangue.

GENDARMI DI FERRO NEL PAESE DELLA MEZZA LUNA

di Giovanni Torres La Torre

I

Ardono ancora le lucerne
quando dalle finestre
un nome
con grido di dolore
agita le tende,
vento che scompone
improvviso di furore
incompiutezza di sogni,
avventure di vele
in ansia di salpare
sfidando i giorni furenti
della tempesta:
– libertà, libertà!
il nome che non muore.

I LORO NOMI

di Giovanni Torres La Torre

In memoria di Francesco Lo Sardo
e delle altre vittime del ventennio fascista.

I

Rinsecchiti negli indumenti
di un giorno qualunque
penzolavano da lampioni di ghisa
o in solitudine marcivano
fasciati d’ombra
nelle carceri o nei fossati.

IL NOME DI DOMANI

di Giovanni Torres La Torre

a Stefano Lanuzza

Speranze si rincorrono,
onde di inconcluso giorno
confondono di luce e ombra
la risacca
e la vita si allontana
stanca di chiamare
il nome di domani.

ARABA FENICE

di Giovanni Torres La Torre

Alle madri e ai bambini vittime dell’Is

In paesi lontani
vanno le poesie
con ali d’uccelli,
migranti senza ritorno
moriranno nei rimpianti
della voce natia,
perduto seme
invano appeso
alla solitudine
delle chiome dei nidi.

IRAQ , NELL’ULTIMO SINGULTO D’ARSURA

di Giovanni Torres La Torre

I

Che colore hanno ora i tuoi occhi
e che contrazione di cuore
nell’attimo dell’ultimo singulto d’arsura?
Chi potrà consolare la madre
azzurra stella della pietÃ
macchiata di sangue
e in velo di cenere
e quali stendardi di religione
apriranno la processione?
Quale pietà del mondo
potrà dire addio alla bambina
senza un tremito di colpa?

IN LUCE MESTA DI LUNA CALANTE
di Giovanni Torres La Torre

I
E’ lontana
la primavera che si infiorava
d’anemoni rossi
e di altri veli di porpora
al vento che incoraggiava
ali d’uccelli
e fremiti di ricami di papaveri
mentre in giochi di mani di bambini
gigli e orchidee tessevano arazzi
tra cespugli di colline
complici nella bellezza
palpiti lievi d’ali
della vita breve delle farfalle.

IL PIETOSO NON ABITA PIÙ IN PALESTINA

di Giovanni Torres La Torre

I

Di luce e fumo tra gli ulivi
è vestita la notte
e con stelle cadenti e bombe
che giocano a rimpiattino
su macerie di carne
calce e singhiozzi.
Una voce si angustia
per la partenza che incombe:
– Se non ritorno
salva i bambini-,
la morte lo seguiva, lo seguiva.