Di Giovanni Torres La Torre

Più in là, ove esala il giorno
si possono anche scoprire
ricami di seduzione
appesi alla pergola del glicine.

Vivono l’ultimo tepore
anche i gelsomini
in lieve respiro
cercano la notte.

Stanco di vagare
cavaliere errante
si rifugia in penombra
a sognare baci di Venere e scorrere di fiumi.

Cartolina del 10 giugno 2020
Battaglia campale, dal giardino dei Torres

Di Giovanni Torres La Torre

A farci visita
Il mito dell’alba
giunge dall collina
ancora in camicia da notte.
Cosa voglia dire
forse è un desiderio
incompiuto
di sete.
Sul Mar Tirreno
allo Scoglio della Formica
dormono ancora i frumenti
in attesa di partire.

Cartolina Torres
Giardino dei Torres, 10 Giugno 2020

Di Giovanni Torres La Torre

Scende dalla collina
Scialle di divinità di luce
E già sul mare
Azzurro in agonia
Si inchina a magia di sangue.

Senza fiato
Maestosità di silenzio
Langue in ansioso ricamo
Aperto sul seno
In somiglianza di nuvole.

Cartolina Torres
Installazione 8 giugno 2020

Di Giovanni Torres La Torre

…per cieli di vicoli segreti
Si aggirano nuvole
Di fantasmi di antenati
Che alle porte
Chiedono riparo.

Ha un suo silenzio
L’ antica storia delle pietre
E vive per sempre
Nei paesi senza più fontane.

Resistono le cose
Che hanno ancora nome
E ragione di essere nuvole
Erbe e fiori nei capelli.

A notte fonda di inconclusi amori
Una nenia culla fantasmi di cielo
Smarritasi in pallori di gelsomini la luna
Resta una nenia a cullare il niente.

Cartolina Torres
6 giugno 2020

Cartoline Torres, 6 Giugno 2020

.. giunte al confine
Tenerezze di fieni e cannicci
Si lasciano morire
Come è giusto che sia
Ove presiede fiore di stagione…

..tra pennacchi di canneti
Dalle parti del Tirreno
Scenderanno a far visita
Divinità dei luoghi
E incanti di rami di oleandri
Fuggiti dal Rosmarino..

Bellezza e macerie
Mar Tirreno e monti Nebrodi

Di Giovanni Torres La Torre

Al Maestro Socrate Dioniso Verona.

“Abbiamo amato lo stesso sogno”
Confidò la luna alla sua ombra,
Poi disparve.

Di luminosa sapienza
Il viaggio della sua luce
Indaga la storia del mondo.

Conduce tra cielo e terra
Per canti eterni
Di cicale e giochi d’amore.

Petto di violino come voce di creazione
Accende la torcia
E travalica la collina.

Capo d’Orlando, 5 Giugno 2020

“Marcia dei duecentomila – WASHINGTON”
da
G. T. LA TORRE, Per i Bambini uccisi nel Vietnam, Agosto 1963

di Giovanni Torres La Torre

Restano sparse macerie
Dell’ultimo abbraccio
Al mantello celeste
Che ha smarrito il sentiero.

Anche il nome del fiore
È andato via
Lasciando al gabbiano
Poca luce per lontananze di cielo.

Il notturno che viene
Già arido di scogliere
Disegna leggende di astri
E sommesso languore di niente.

Restano sparse macerie, installazione, giardino dei Torres,
cartolina del 3 giugno 2020.