Alle quattro del mattino

Di Giovanni Torres La Torre

Alle quattro del mattino, una boccata d’aria.
La luna dice che ne hai diritto, la guardi
Non solo con i tuoi occhi.
Innamorata del tuo destino
Ti chiede di scriverle qualcosa
Della vita e della comune amica
La morte.
Posso farlo ancora, rispondi.
Si scrive per chi
Non ha perso il diritto di leggere
Come chi guarda e chi ascolta,
Alla luce e alla musica,
Ma anche per i sordi e i ciechi
Sperando leggano la tua bocca.
Si scrive per grandi
E piccoli amori
Anche parlando col vento
Le cicale e le formiche,
Si scrive agli angoli deserti delle strade
Che hanno perso il nome
Il numero dei portoni
I nidi sotto i balconi.


Si scrive
Per gli occhi che non sono tuoi,
La luce che ti danno
Per guardare pestilenze
E bellezze del mondo, per il miele
Dei frutti che baci sulla bocca
Per i medici che curano la tua vita
Leggono il tuo sangue,
Per chi lava le scale e pulisce le strade.
Si scrive per parlare con la vita
E con la morte,
Per patteggiare con entrambe
Lo spazio che che tocca al tuo inchiostro
Al pentagramma di un sentimento oceanico.
Lo aspettiamo con l’alba.

Giovanni Torres La Torre, Le baccanti, 2019, china

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