25 APRILE FESTA DELLA LIBERAZIONE
di Giovanni Torres La Torre
Non abbiamo dimenticato i loro nomi,
i colori degli occhi
rimasti nei ritratti di famiglia,
i gesti che cercano soccorso
e le madri nella disperazione di chiamare;
non abbiamo dimenticato
le braccia dei padri
che sottraggono ai calcinacci
delle città devastate
sagome di bambini,
a Palmira, Cobane e altri inferni
di un continente in guerra.
Non possiamo dimenticare
i fili spinati d’Europa,
quelli dei campi di sterminio
e quelli di oggi.
II
Luce di vero oro
e profumo di bel fiore
risplendono ancora
e del tempo glorioso che fece la storia
non abbiamo smarrito le belle parole
liberazione dell’Europa dal nazi-fascismo.
Ma hanno perso il senno
le più tenere vaghezze
che inducevano a parole di ragione,
all’emozione di un saluto
al viso sconosciuto.
III
In questo anniversario
deporremo ancora un fiore
alle Fosse Ardeatine e alle lapidi
dei trucidati di Cefalonia;
a Stazzema e ai muri affumicati di altri genocidi,
in Via Tasso, ai portoni di sinagoghe e conventi
e alla casa dei fratelli Cervi;
a Lampedusa, Idomeni, Lesbo o Malta
o sul Mare Mediterraneo
nel quale si rifugiano le nuove vittime,
in un giorno che ricordiamo ancora
col nome di Festa della Liberazione.
Aprile 2016