Primo Maggio a Portella della Ginestra

PRIMO MAGGIO A PORTELLA DELLA GINESTRA

di Giovanni Torres La Torre

I
Canti antichi di falciatori di frumenti
vociferano verso margini segnati da giacigli di rovi.
A Portella della Ginestra nel giorno della festa
stornellano chitarre e fisarmoniche
ma ecco improvviso sulle tovaglie del pane
il piombo assassino dei briganti.

II
Da chioma a chioma su olivastri perenni
sono tornati gli uccelli di Olivier Messiaen
solisti e irrequieti a salire e scendere
e in costruzione di voli
coi nomi e le voci del giorno maledetto.
Pura scorre la sorgente,
ricorda i giorni della sua storia,
gli inganni subiti
e dove confidi un ristoro
seppure variato il sereno del canto
ti invita alla dolce sera del vino,
deposto il garofano rosso
per ricordare la vita e la morte
dei braccianti e contadini
ammazzati per un pugno di sementi.
Reclamano ora il meritato riposo
Nella testimonianza dei vivi.

III
Attese di pigolii chiamano sorrisi di vita lieve
nell’ultima trasparenza di antichi occhi
che brillano ancora nello scorrere cristallino
di ruscello che si ingrotta ma non muore.

Maggio 2015

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