Di Giovanni Torres La Torre

Di grazie benigne
in convivio
sull’ alture dei monti
al cantore disviato pellegrino,
fanciulle mortali
e in potenza divina
offrono latte e miele
dei boschi nèbrodi,
innamorati innesti
di luci pause e flauti traversi,
ovunque il viandante giunga
al vento semina
mitologia dei luoghi
e una ode
al fiore doloroso
del rosmarino
di quando muore
in destino di mare.

Visita al bosco,
San Marco d’Alunzio, Torrenova sull’Adriatico,
24 Giugno 2020

Dettagli
In somiglianza
Di ombre
Li rintraccia la luce
Che partorisce entrambi
Sgorgando dalla terra
Li abbraccia
In silenzio
Infinito che rimane
Lasciandosi andare.

In gioia di donarla
l’alba porge a Giunone
la mela d’oro
già di Venere per banchetti d’amore.

Cartolina e testo del 21 Giugno 2020
Giardino dei Torres

Era altro il tempo
Quando al silenzio
Si poteva conferire un nome.

Cadute tutte le stelle
Non trovi
A chi svelare un segreto.

Solo i poeti
Si lasciano andare
A vocazioni di fandonie.

Cartolina e testo di Torres
Capo d’Orlando, 19 Giugno 2020

Fiato di luce di ultima bellezza
cerca il silenzio
in altro respiro
non si dispera e si nasconde
nell’abisso di luoghi dell’anima.

Cartolina del 18 giugno 2020
Installazione, Giardino dei Torres

Di Giovanni Torres La Torre

Se erano dèi del mito ad apparire
le loro figure svanivano
dopo una carezza alla fronte
in divinità di nuvole
lasciandosi andare
al precipizio notturno dei gelsomini
senza altro fiato per altra epopea.

Scaduto il tempo della vita
Andiamo in visita
Al tempio eterno del sogno.

Cartolina Torres
17 Giugno 2020

Le parole attesero tutta la notte
e quando fu luce
al davanzale svelarono
le cose udite in sogno.

Solo allora
sentirono di vivere
nel nome che fu loro donato
dal canto del gallo.

Tornarono suoni
e fiumi e rivoli
dell’infanzia lontana
lasciandosi andare.

Cartolina e testo dell’alba del 17 giugno 2020

Di Giovanni Torres La Torre

Amore cerca
incanto di stella
senza svelarne il nome.

Allargava dicendo niente le braccia
ma non sapeva chi era stata
quando spegnendosi scomparve.

Cadeva quell’anno nell’agosto dei desideri
e ancora aggruma rimpianto e sangue
dalla parte greca ove alloga la dèa Thaina.

Dal tempio della patria lontana
il violino di Dioniso
accarezza languori di notturni.

Il paesaggio e la bellezza, cartolina e testo
del 12 Giugno 2020

Di Giovanni Torres La Torre

Più in là, ove esala il giorno
si possono anche scoprire
ricami di seduzione
appesi alla pergola del glicine.

Vivono l’ultimo tepore
anche i gelsomini
in lieve respiro
cercano la notte.

Stanco di vagare
cavaliere errante
si rifugia in penombra
a sognare baci di Venere e scorrere di fiumi.

Cartolina del 10 giugno 2020
Battaglia campale, dal giardino dei Torres