di Giovanni Torres La Torre
C‘è ancora un silenzio nascosto di nidi
là dove erano caduti i ricci
con gli occhi riversi al cielo delle fucilazioni
e le foglie ramate d’oro dei nomi dell’epopea
ancora impiccate agli alberi delle strade
o pestate nei sottopassi urbani,
nei pagliericci intossicati di Via Tasso,
appese alla ruggine desolata dei lampioni
o braccate negli inverni delle selvaggine.
In ansia di abbracciare il ritorno dei loro nomi
addobbiamo altari di allori avendo ricevuto in dote
le ferite delle loro maglie di lana
sferruzzate dalle madri della speranza.
Vorremmo meglio capire cosa hanno ancora da dirci
che non abbiano tramandato,
oppure se quei sogni si sono incancreniti.
C’è la luna tra le ali della colomba che medita il suo notturno
all’ombra del Monumento alla Resistenza;
ci sono le parole dell’epigrafe di Sandro Pertini,
“La vita è il prezzo della libertà”,
e il fiume, una rosa, un sentimento,
una ragione, piantati nella zolla della nostra anima.
Mondi diversi corrono smarriti,
si confondono in memorie e ferite di altre lapidi
ove non è stato dichiarato quel dolore che aiuta a vivere,
né la gioia delle emozioni
che reggono il bene comune della bellezza,
il canto e la liturgia e il pane e i libri,
semplici e maestosi amori possibili.
Non ci sono vastità di lenzuoli, serenità interiori o sacre scritture
che possano consolare inquietudini,
né visioni di lazzaretti che inducano a pietà e ragione,
né baldacchino sapiente e generoso di Apostolo
che evocando antica umanità e saggezza
venga accolto a braccia aperte con volontà di ritrovare
il respiro della melodia di vivere
“La vita è il prezzo della libertà”, epigrafe dettata dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini per il Monumento alla Resistenza realizzato da Giovanni Torres La Torre, eretto nella piazza del comune di Sinagra, Messina nel 1980.
Capo d’Orlando, 25 aprile 2019