Si può presumere
siano fisionomie di primavere vicine
che tornano a far visita alla dèa Thiana
sulla rupe del Rosmarino,
ma le loro ansie di grazie
pare vogliano cercare,anche
il primo grande stupore della vita
al cospetto di Gea,
l’amore per non perderla
e sopravvivere, affidandosi al disegno
di meccanismi originari
del grande disegno vegetativo.
Arriveranno, siamo sempre in attesa,
momenti allarmati, come naturale che sia
la difesa del salvamento
sarà allora fisiologica, di una concezione degli amori
come le note di un pentagramma
che si confondono in flauti di vento
miscelando scoli notturni di grondaie
palpebre di lampe e orazioni
della normalità del mondo,
delle inquiete metamorfosi di sogni e nuvole.