Di Giovanni Torres La Torre

Che amore è
che merita respiro vegetativo,
creatura di quale divinità della terra
di occhi di rosmarino?

Cerca e ricerca, al fiume
è sempre quel silenzio
di inquieto gelsomino
che più non chiama?

È sempre quella spina
della giovinezza antica
ciborio tamburello di farina
sangue a rivoli?

Musica traversa di canna
da quale fremito sei nata
e che macerie canti
di quali mura?

Cartolina Torres
Estatecultura 2020, Capo d’Orlando
Mondadori point e Centrocopie
Esposizione permanente Torres-Ripoll

Quale astrazione
Disegna pensieri di arabeschi
Indispensabili
Per chi non sa animare suoni
A rivoli e sinuosi
Capaci di trovare luci a spirali
In ogni cielo sciolto nei capelli
E nel fiato sfuggito alla terra?

La demenziale ripetizione
E le voci del bosco
A soccorso si animano
A conclave di coro
Con fremere consueto di felci
Tastiera in progressione di età di ombre
Cercano sentieri
Per un ritorno.

Smarrite
Le mani
E per dubbi di ripetute svolte
Si preparano all’inganno.
Il venditore di specchi
Aveva promesso alla finestra
Un pettine di osso
Quando quella si sporgeva
Nel petto di ultima giovinezza.

Nessuno ricorda
Era voce che si insinuava nelle terre di Ducezio
Dii aver visto vagolare l’ambulate
Da quelle parti di lecci di carbone

A esaltare bellezze di specchi
Bottoni di madreperla
Spille da balia
E lo spartito dell’ultima dispensa.

Cartolina e testo di Torres
16 agosto 2020

Ora si accorge di esistere
siepe di confine
rifugio di silenzio superstite.
Ma non sale in collina
in attesa di lacrima cadente
nell’Agosto dei desideri.
Si stringe nella sua pelle
gelsomino senza tempo
e si lascia cadere.

Cartolina Torres, 11 Agosto 2020
Estatecultura, Centrocopie e Mondadori point, Capo dorlando,
esposizioni permanenti Torres-Ripoll

La nascita,10 agosto 2020,
composizione e foto di Giovanni Torres La Torre
Estatecultura 2020, Mondadori point e Centrocopie Capo d’Orlando
Esposizioni permanenti Torres-Ripoll

Diario pubblico
di Giovanni Torres La Torre

Contorti e complessi gli slanci della primavera;
si lamentano le gemme
in gioia di partorire.
Gli spazi di sentimenti
di natura dolce
cercano un pentagramma
di calma e colori di vita.
Divinità della terra
assistono i parti
in variazioni musicali
lente e fragorose di gioia.
Ogni finale
resta sospeso in gioco di mani
a scrivere la fatica
di vita e morte dei giorni.

Otto Agosto, in memoria di Federico Garcia Lorca

Sogno che entra dalla Porta di Corno di Penelope,
sogno senza ferita

Cartolina e testo di Torres
Estatecultura 2020,
Centrocopie, Mondadori point, Capo d’Orlando

Eppure, eppure,
si vive ancora
a cercare
di tanta bellezza
il biancore
di quel cilestro
che si aggira
nei mercatini
di musiche
e parole banali
esuli
di ultima tenerezza
di gelsomini
e glicini.

Ultima tenerezza, radiografia.
Opera e testo di Torres, 31 Luglio 2020
Estatecultura, Mondadori point e centrocopie