di Giovanni Torres La Torre
Insidia la sua ombra altro enigma di luna.
Ha concesso un esemplare
ma non hanno sangue doloroso sulle punte
le corna del toro il cui occhio divino
veglia inquieto e guardingo accarezza
il dono del suo doppio,
capriccio mutante di segno zodiacale,
responso d’aquilone di primavera
al desiderio di un sogno.
Ed ecco che appare
regina con ornamento di fiori
e poi albori che sbiancano petali
di una qualche dolcezza,
rosa di pena che ha ritrovato il nome,
fiore di giallino antico
che suggerisce sullo scialle
qualche incanto che confidi
nel silenzio dello sguardo
un segreto,
come se cercasse, nascoste
negli angoli dell’anima,
parole mute nel sonno della poesia
che si dispera quando è autunno
nell’agonia delle foglie.
Gioia della vita passa per ogni strada
in attesa della notte
accende candelabri di stelle che fingono candore di gigli
nei giardini dei visionari.
Capo d’Orlando, Primavera 2019