Oscilla la luce
sull’onda lieve a riva
presto sarà Teti
invocata a mostrarsi
nel rito che inizia la vita del mare
e in compagnia delle nereidi
in cerca dello Scoglio della formica
scivolando sulla spuma di gelsomini marini
con esperienza e semplicità
di carezze di delicati amorosi riti.
Il flauto di Eolo
non è mai andato via
lascerà così a quell’accompagnamento
altri arrivi di percorsi di esplorazione
un nulla di altro mai svanito
sinfonia del mare
pura di silenzi quieti di onda
inerzia in sua metafora spirituale
nome del nome in frantumi di specchio
di pagine dimenticate.
Laboratorio dei linguaggi Torres – Ripoll