UNESCO, 21 Marzo 2011
Per la “Festa mondiale della poesia”
ADORATA TIGRE
Io che c’ero
sentivo che gemendo
mi chiudevi la bocca
lingua di mare senza possibile ritorno
una spuma lambiva i giardini
turbati nel sonno.
Ma dimmi
ora che tornato
per battito di cuore
dimmi ancora con emozione di voce
quando la luna tornerà con quale nome mi cercherai
e da quale sentiero di pianure di limoni
tra siepi di viandanti
l’attesa che ti rode aprirà spiragli di porte
le tue dita
adorata tigre.