Categoria: Poesia
Stupore di amorosi sensi
Tra musiche e paesaggio
Ascolti la presenza di pan
Nel canto per Senise
Rifugiatasi nel canneto.
Orologio solare nel petto e flauto di vento
Evocano quel nome osando una carezza
Con voce suadente di Eolo
Fattasi incanto nell’ascolto dell’eternità
Innamoratasi di Poseidone.
La riserva naturale di Salina vista attraverso gli occhi del maestro Calogero Giallanza in "Favole del vento e del mare”, documentario di Pierpaolo Gandini
Quando i Generali decisero
Basta con questo bordello di democrazia
Gli americani avevano già versato il contante
E l’aspersorio vaticano
L’acqua santa sul massacro.
Piani didattici e tiranni di ritorno
Si abbracciarono
In macabra danza di morte.
Dal romanzo Bandiere di fili di paglia di Giovanni Torres La Torre,
edito da Samperi, Messina
Patrocinio Arci – Lega cooperative di Sicilia.
Di Giovanni Torres La Torre
Alle quattro del mattino, una boccata d’aria.
La luna dice che ne hai diritto, la guardi
Non solo con i tuoi occhi.
Innamorata del tuo destino
Ti chiede di scriverle qualcosa
Della vita e della comune amica
La morte.
Posso farlo ancora, rispondi.
Si scrive per chi
Non ha perso il diritto di leggere
Come chi guarda e chi ascolta,
Alla luce e alla musica,
Ma anche per i sordi e i ciechi
Sperando leggano la tua bocca.
Si scrive per grandi
E piccoli amori
Anche parlando col vento
Le cicale e le formiche,
Si scrive agli angoli deserti delle strade
Che hanno perso il nome
Il numero dei portoni
I nidi sotto i balconi.
La notte che verra’
in visita con bocca innamorata
a ombra sognante saprà confidare
il meraviglioso nome incompiuto
di un desiderio.
L’inquietudine che un confine contorna,
all’apparizione di un lumino
cerca la porta del sogno
ove risiedono antiche divinità,
ricama nostalgie di sentieri
che camminano coi fiumi ancora nudi
nella giovinezza di Ebe,
misurano il passo della vicinanza
dei canneti che si tengono per mano
nell’ascolto di musica di vita terrena,
cadenza di pensiero e stupore delle felci
di boschi d’autunno.
Brano da Stupore di felci di boschi d’Autunno, in “Bellezza Mutante”, Plumelia, 2019
È ancora là
ma per andare via
nell’ultimo tratto di cammino
che declina
in vocazione di mare.
Da notte a notte
non si lascia dormire
morde il suo pane
dolente di lontananze
cerca le pale dei suoi mulini.
Estatecultura 2020, Capo d’Orlando
Mostre Torres-Ripoll, Centrocopie e Mondadori point
A piedi nudi
scendi dalla collina
a baciare il mare
lasciando in dote alle ultime ombre
nidi nel sonno
e misteri di richiami.
Si perde in chiaria cilestrina di luce
l’ultimo respiro di bacio sugli occhi
oh amorosa luna di cammini
a naviganti e ladri notturni
a silenzi e profumi di gelsomini.
Capo d’Orlando, il paesaggio e la bellezza
Di Giovanni Torres La Torre
Perduta luce ritrovata
estranea a se stessa, però
appena svolta l’angolo
e già si fa sera.
Nelle pieghe del tempo, di quel fiore
ogni cosa di noi
era una minuscola figura
di alfabeto che si nasconde
o si dona alla terra
in polvere che non si perde
Centro copie e Mondadori point, Capo d’Orlando