La notte che verra’
in visita con bocca innamorata
a ombra sognante saprà confidare
il meraviglioso nome incompiuto
di un desiderio.
L’inquietudine che un confine contorna,
all’apparizione di un lumino
cerca la porta del sogno
ove risiedono antiche divinità,
ricama nostalgie di sentieri
che camminano coi fiumi ancora nudi
nella giovinezza di Ebe,
misurano il passo della vicinanza
dei canneti che si tengono per mano
nell’ascolto di musica di vita terrena,
cadenza di pensiero e stupore delle felci
di boschi d’autunno.
Brano da Stupore di felci di boschi d’Autunno, in “Bellezza Mutante”, Plumelia, 2019