IL BOSCO DELLA MEMORIA

Prova d’Autore, 2005

“In un paese come l’Italia, che, insieme alla Spagna, conterebbe in Europa il maggior numero di parlate dialettali, la Sicilia, pur nella sua generale stabilità linguistica, diversamente da talune aree della penisola a prevalenza bilingue (col Tedesco in provincia di Bolzano, lo Sloveno a Trieste o il Francese in Val d’Aosta) presenta, oltre al sistema vocalico di conio latino, molteplici variabili idiomatiche e una persistente congerie di forme allogene (greche, arabe, gallo-italiche, spagnole; o albanesi, nella provincia di Palermo).”

Continua a leggere la Iprefazione di Stefano Lanuzza

CARTA RANDAGIA

Prova d’Autore, 1991

“Un romanzo da leggere e meditare nonostante o proprio in virtù di un’assenza di storia usuale? Certamente. Un testo da rappresentare per luoghi simbolici? Forse. Una prova di funambolismo inventivo? Probabilmente. Ma soprattutto un libro molteplice che, con andatura svagata e sensitiva, poetica e folgorante, di palese timbro isolano, dichiara una personale pronunzia del narrare.”

Continua a leggere la prefazione di Flora di Legami

GIROTONDO DI FARFALLE

Prova d’Autore, 1989

“Libro di felici contaminazioni, a quel che già implicitamente osservavo; e si capisce che, nella feroce sequela dei casi esposti (contro la cui forza la forza dei sogni può e non può: interpone elegia individuale e speranza corale, è vero, ma il bilancio complessivo non sarà consolante) la felicità non investe il filo principale della vicenda, sì il passo della scrittura e, al suo interno, i passi e le soste dell’eroe chiamato Ramòn.”

Continua a leggere la prefazione di Silvio Ramat

SICILIANZE

Il vertice libri, 1981

“Sono qui, tra le pagine, con nome e cognome – insieme a un qualche mio corvo da concerto <<che afferra la mantide / e la squarta>> – con bestie (altre bestie) di terremoti sì o no del Belice, frane, e <<armàli>> di Girgenti (animali, non armati, non armabili, che hanno animo); e capre girgentane, oppure presenze in veli d’aria – aliti, svolazzi della vita – in ceramiche prominenti che sporgono sogni e colori, flussi nella polvere della luce.”

Continua a leggere “Sicilianze e altre assonanze”- prefazione A. Cremona

BANDIERE DI FILI DI PAGLIA

Arci Sicilia, 1978

“La giuria del premio internazionale <<Federico Nietzsche>>, nel 1978, definiva il libro di Giovanni Torres La Torre BANDIERE DI FILI DI PAGLIA <<opera narrativa calata nella problematica realtà siciliana con un linguaggio asintattico e lirico che trae dalla parlata popolare una sua precisa caratterizzazione>> e che <<spesso la narrazione si risolve in vera poesia e ne assume forme e moduli per rientrare alternativamente nei propri schemi e nel proprio ambito>>”

Continua a leggere la presenzazione di Carmelo Pirrera, S. Piero Patti, 1980

 

PER I BAMBINI UCCISI NEL VIETNAM

Tipografia Progresso, 1966

Il sangue nella foglia
le parole alla mano
così ora torno ragazzo
quando andavo dalla vicina
a pigliare il lievito
nella creta che portavo
come eucarestia.
Era il sangue che batteva
ai burattini del vecchio
gettati nella sfida.
Partì dopo il cavallo della leggenda
e più non vidi quel filo di aquilone
che se ne andava.
La sera ora stringe i suoi piccoli morti
e li conosce il mio canto
nella foglia
nella mano

(Luglio 1966)

 

IL GIOCO SI CORREGGE

Guanda, 1965 (poesie)

“Certe volte non è un atto di degnazione o di coraggio fare una presentazione, bensì chiederla. Presuppone, in colui che la chiede, una implicita valutazione, o sopravalutazione di doti, quasi una attribuzione di fiducia, non solo, ma una scelta, una consapevole presa di posizione, perchè, in certo qual modo, lo risucchia nelle secche di simpatie probabili e di antipatie certe in cui razzola il presentatore.”

Continua a leggere “Preludio al gioco”, la prefazione di N. Pino