In viaggio, tra i cieli dei defunti,
memoria di loro riposa solitudine di foglie,
di ansia di onorare risonanze di anime
oltre i giorni dei rimpianti.

Altri silenzi di tempi dimenticati
e lasciando oscurità di radici in occhi cavi,
nel tempo stabilito sveleranno segnali di Persefone.

Sarà facile, allora, sorprendere alla bocca
fragilità di istanti di mieli
nella stagione dei loro incantesimi
e voglia della luce di toccare la chioma dei cieli.

Nel viaggio di passi comuni sulla terra,
scorreranno, sottraendole all’onda
sventure di parole naufragate in fondali di alghe
sicché la vita tornerà a ingenerarsi in mandorli di madreperla.

Capo d’Orlando, parco di Scafa, sul Tirreno

Cartolina Torres del 31.10.2020
Centrocopie e Mondadori point,
esposizini permanenti Torres-Ripoll

Assillo di non conoscere
il sentiero alla marina.
ad ogni svolta
sentinelle di ginestre
indicano con sguardo puntuto
incertezza di altro dirupo.

Più in suso, un alloro
e poi pergola di glicine
con vaganza di inviti
segnalano fioriture
di rameggi di altre colline
e slittamenti di erbe ferite.

Il testo che emerge
è toponomastica del dubbio permanente,
senza segnali di confine
si procede così annusando musica di vento,
un gioco che accarezza la natura
eteronomia delle cose della vita e della poesia.

Opera di Ripoll-Torres, 2019
Esposizioni permanenti presso
Centrocopie e Mondadori point,
Capo d’Orlando

Veniamo per ascoltare
a rivoli che congiungono
sorrisi d’acqua,
il racconto del tuo viaggio
brillante di rugiade.

Canto di natura svela l’anima,
il godimento che ritrova l’autunno
al passo di suono che ancora dura,
andante, in languore
di carezze dimenticate.

Riprende,così, la dimensione
del desiderio di bagnarsi
in nascondimenti di maree,
o alla fonte, mani labbra e belle gambe
prima della discesa di Persefone all’ Ade.

Gaudente, un mistero senza regole
e lasciando il passo al sublime dell’accadimento,
ascolta ora voci di strutture interiori
di tutti i silenzi
superstiti alle stelle cadenti.

Vibrazioni di canneti,
fonemi e grafemi di notti di antico vino
e incompiuti al bacio desiderante di Venere
di libri mai letti
di suoni mai uditi di venti.

Opera di Torres-Ripoll, 2019
Collezione privata

al Maestro Calogero Giallanza

In attesa del vento
Posso solo percepire
Metafore creative di canne
Per malanni di nostalgia
Nel tempo di esilio di ogni parola.


Quel soffio saprà vivere l’eternità di Hamadis,
Avrà trovato il suo giardino
Nei capelli della musica del deserto,
Ansie di gazzelle fuggitive,
Sete di sussulti di desideri.

Cartolina Torres del 25.10.2020

Per Adriana,
in visita al Ponte delle Ninfe, sul Torrente
Furiano, S. Fratello, monti Nebrodi, Messina.

Sono sempre cantori visionari
a inventare storie incredibili
con eternità di destino.

Si scoprono dopo millenni
boschi, ruscelli, geometrie di ponti
e bellezze di volti di altre muse.

Esiodo inquietò le anime del tempo,
e noi, ora, a rivivere misteri
di cori, di poesia di felicità e di altro frutto.

Vivono ancora le figli di Zeus e Mnemosine,
in estasi ci rapisce la “bella voce” di Calliope
a stendere alla luce veli di ogni emozione.

Leggende dell’anima
che rivivono sempre a futura memoria
oltre i suoni e i silenzi di ogni autunno.

Capo d’Orlando, 23.10.2020

Non doveva assaporare
la sacralità dei semi,
la condanna fu aspra
più del frutto proibito.

È ora in viaggio
verso il regno dell’inverno
lasciando la madre
in costernazione.

Si narra anche
che fu col sangue di Dioniso fattosi seme
che crebbe il melograno
col frutto ferito alla bocca.

Ad altre storie
desideri di inquietudini umane chiedono soccorso
per vivere come meglio si può
comuni destini di brevità di stagioni.

Cartolina Torres, 22.10.2020
Mondadori point e Centrocopie
esposizioni permanenti Torres e Ripoll

In intrigo di arsi vivi
patiscono la menta selvatica
l’erba moscatella e il gelsomino,
altri occhi in tenerezza di sfinire
distolgono lo sguardo dalle rovine
ma le orbite ci guardano, cave
ove abitiamo, mute di pianto
e note dimenticate a margini di giorni.

C’eravamo in quel luogo
disperato di nidi
a decifrare fughe di api e formiche,
sfaldamento di soglie
in eterno tremore e vissute indifferenze
di storie e consunti destini
che ci hanno già preso per il collo.

Cartolina Torres del 17.10.2020
Centrocopie e Mondadori point
Esposizioni permanenti Torres-Ripoll

Non appartenendogli doti di scienza
disse di un percaso
l ‘incontro con elementi del cosmo
di loro forme
perpetue e mutevoli
di luce e notte
del loro essere.


Si chiese
dove fosse rimasta
pedipedi
orma superstite alla grotta di Lascaux
e se vive un erede dell’uomo supino sotto il bisonte
e in quali caverne dei nostri giorni e per quali emozioni
uomini e bestie sono carne di roghi di sacrificio.


Lasciò detto
che su montagne di pietre
a futura memoria
si dicesse
dei desideri estremi
delle vittime
di tutti i genocidi.

Cartolina Torres del 13.10.2020

…se dunque ogni corpo celeste
Viene attratto dalle masse circostanti,
Un qualsiasi pianeta
Subisce da parte del Sole
Una forte attrazione
E ogni luce, folleggiò il poeta,
Di scienza ed emozioni
Vade resceduta all’interno
Delle leggi della “gravitazione universale”.


Una musica piovasca d’autunno
Attaccava dalla rotonda
Dove ancora si ode gridare il mare…

Cartolina Torres, 8.10.2020