Maledetti lupi mannari
Parte Seconda, “Diario pubblico”
di Giovanni Torres La Torre
Ora ha nome uno del branco dei lupi mannari,
e anche la vittima che un bel mattino
è stata sgozzata in una strada di Torino
per la naturale felicità che mostrava.
“L’ho scelto fra tutti gli altri perché mi sembrava
avesse una vita felice”, ha confessato l’assassino
di Stefano Leto.
Sapevamo del branco, ne abbiamo scritto
e tratteggiato il volto di uno, truce
nel gesto del coltello.
A Massimo Recalcati esprimo riconoscenza per le cose che
scrive: “L’invidia della felicità”, “… l’odio risponde al
conflitto amico-nemico…l’invidia anima più subdolamente
il risentimento contro chi essendo come me (immeritatamente)
più di me, … l’invidia è sempre… invidia della vita… chi sa
ancora sorridere rischia di essere bersaglio dell’invidia degli
altri esclusi dalla ricchezza della vita”… ¹
Siamo da tempo su un palcoscenico di marionette umane,
i pupari scuotono i legni,
tirano le corde, danno grasso ai ganci,
aizzano la plebe ad applaudire.
¹ Massimo Recalcati, la Repubblica, pagina 24, martedì 2 aprile 2019
Capo d’Orlando, 2 Aprile 2019