Superstiti di massacri
bussano alle nostre inquietudini
in cerca di nuovi orizzonti,
si offre un soccorso
o si aizzano i cani.
In ogni caso, gli smarrimenti dei giorni
sconnettono le certezze,
i sistemi di segni costitutivi della vita,
solidità di architetture di desideri
di soglie esistenziali ai varchi quotidiani.
Amiamo le bellezze delle metamorfosi
oltre ogni stupore,
ma la disperazione intorbida
trasparenza di luce,
offusca ragione e sentimenti.
Ma su quella linea bisogna trovarsi
in soccorso reciproco,
con sostegno di fasciame, ossa e carne
e traslazione della comune umanità,
smontaggio e ricostruzione dell’esistere che continua.