Ode alla musica

Danzano le dita
inquietudini di ritmi
a petti di solitudine
di chitarre di Braque.

Danzano smaniosi
tamburi gitani di Lorca
e schiocchi di nacchere
e irruenze di sottane.

Danzano i canneti
e onde vaganti del Tirreno
e fiati di eolo
di vita perduta o superstite.

Danzano i corpi come nella prima volta
a onorare divine stelle
o di quando,a sognare trasparenze divine
erano sirene arpionate nell’ultimo canto.

Danzano sventure amorose di miti
e il morso che sentiamo
è gesto che non concede scampo
a scansione conclusiva di spasimo.

Laboratorio dei linguaggi Torres

Your email will not be published. Name and Email fields are required