I loro nomi

I LORO NOMI

di Giovanni Torres La Torre

In memoria di Francesco Lo Sardo
e delle altre vittime del ventennio fascista.

I

Rinsecchiti negli indumenti
di un giorno qualunque
penzolavano da lampioni di ghisa
o in solitudine marcivano
fasciati d’ombra
nelle carceri o nei fossati.
Impaurita,
con la pistola alla tempia
non vegliava dolcezza di luna
mentre gufi e civette
per lunghe notti di buio
vegliavano sui tumuli degli interrati.
Riapparve, anni dopo
coi loro nomi evocati nei cortei
su ghirlande di garofani rossi
fulgida luna di primavera
e con voce di stupore
per dettare le belle parole
di una canzone partigiana
desiderabile giovanile germoglio
nelle ansie del quotidiano fragore.

II

Da una finestra, alta sul platano
una voce canticchiava un rimpianto:
“Oh cavaliere del fuoco!
in fretta cavalcando
sei finito nella tomba
e tutto si spegne e riposa
nel silenzio contorto
ricamato da fiori d’acànto”.

III

A sera,
cupa l’onda delle bandiere
si ritrasse, innocente
nel tepore inquieto e profumato
del suo antico mantello
e scomparve, sulle note di un pianoforte
nella nebbia di incerta visione.

Aprile – Novembre 2014

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