di Giovanni Torres La Torre
Il gozzo di Caronte ha già traghettato
lasciando ad altra riva lontananza azzurra d’acqua,
lentezza di rema, sonno di pesci
e nome di barca intenti a guardare
punto vagante, tramonto che in cuor suo
ti accompagna all’ultimo scalone,
invita polpa di voce che ancora rimane,
a bere il bicchiere della staffa,
ma se per caso tornasse a passare,
– fascina di sterpi rapita dal vento -,
garofani di balcone restano in attesa.
Le speranze della vita
possono ancora aspettare,
inganno dolce che dura
nel muschio delle pietre rimaste sui tetti
a trattenere tegole del paese umano,
capaci ancora di prendere in custodia
anima di foglia che si commiata,
fiato che già aleggia nel bosco della memoria,
lamento disperato e dolce di incanto siciliano
con camicia aperta al collo della voce
e colletto in forma dolorante d’ala.
Capo d Orlando, 14 Novembre 2017